TRANI | Bandi, polemiche, ritardi Il Comune di Trani ha indetto una selezione, per l'attivazione di tirocini formativi professionalizzanti per un periodo di 6 mesi, retribuiti con bonus di circa 750 euro lordi mensili, comprensivi di costi per assicurazione, nell'ambito dell'avviso della provincia di Bari per l'attuazione di un programma operativo regionale del Fondo sociale europeo 2007/2012. L'attivazione degli stage è subordinata all'ammissione del Comune di Trani all'avviso della Provincia di Bari. I candidati, inoccupati o disoccupati, iscritti al Centro per l'impiego, che desiderano partecipare alla selezione, devono avere un'età compresa tra i diciotto e i trentaquattro anni e possedere i seguenti titoli di studio: diploma di Maturità tecnica commerciale, diploma di maturità tecnica industriale, con specializzazione informatica, laurea in giurisprudenza, laurea in economia e commercio, laurea in psicologia, laurea in Scienze sociali. Si ritiene titolo preferenziale, la residenza nel Comune di Trani. Il bando è stato pubblicato lunedì 8 novembre e scade mercoledì 10. Le domande di richiesta di partecipazione dovranno pervenire entro e non oltre il 10 novembre all'indirizzo di posta elettronica certificata settore.personale@cert.comune.trani.bt.it o personalmente all'ufficio del personale del Comune di Trani (al primo piano di Palazzo di città). «I tempi strettissimi per candidarsi - spiega il dirigente al personale, Luigi Panunzio - sono dovuti purtroppo alla scadenza imminente dell'avviso della provincia di Bari di cui si è venuti a conoscenza solo qualche giorno fa». Sul bando flash, è intervenuto il consigliere comunale dell'Italia dei Valori, Bartolo Maiullari: «E' molto strano ed alquanto grave che il Comune di Trani abbia avuto contezza solo nelle ultime ore di tale opportunità, essendo stato il bando pubblicato dalla Provincia di Bari, a quanto ci è dato di sapere, già da molto tempo. E' assurdo che i tantissimi giovani tranesi, disoccupati ed inoccupati, debbano avere notizia del presente bando, tramite i siti web (che ringraziamo pubblicamente). E' altresì disdicevole che l'Amministrazione non sia stata attenta e sollecita (non è la prima volta purtroppo) a registrare tali opportunità lavorative. Sono ormai tanti anni che l'Italia dei Valori chiede uno sportello informagiovani, capace di offrire una serie di notizie e servizi utili. Manca una seria e strutturata organizzazione e qust'ultimo spiacevole episodio ne è la testimonianza. Ci riserviamo di approfondire la questione in oggetto ed individuare la responsabilità politica di tale assurda mancanza che compromette una possibilità di lavoro per tanti giovani».